Grano duro stabile, scambi commerciali molto rallentati negli ultimi dieci giorniRoma, 8 aprile 2022 Gli scambi commerciali nazionali molto rallentati negli ultimi dieci giorni, a causa dello sblocco delle importazioni da Paesi come Ungheria e Bulgaria, spingono al ribasso i prezzi dei prodotti agricoli, mais e grano tenero in testa, che tornano sotto quota 400 euro a tonnellata. quanto emerge dallanalisi di CAI Consorzi Agrari dItalia in base alla rilevazione settimanale della Borsa Merci di Bologna, punto di riferimento in Italia per le contrattazioni fisiche dei prodotti agricoli.A determinare questo calo, dunque, il mercato sostanzialmente rallentato, larrivo di prodotti dallestero ed il rischio scongiurato di restare senza scorte prima dellinizio del nuovo raccolto.Il grano tenero cala di 10 euro rispetto alla scorsa settimana (-2,5%) attestandosi tra 390 e 399 euro a tonnellata con punte di 424 euro per i cereali pi ricchi di proteine.Stesso calo anche per il mais (-2,5%), fondamentale per lalimentazione animale, che tocca quota 375 euro a tonnellata.Stabile il grano duro, dopo i rialzi della scorsa settimana, mentre la soia perde 9 euro rispetto allultima rilevazione (-1,3% a quota 699 euro/ton) e lorzo segna -1,7% a quota 370 euro/ton.Secondo lanalisi di Consorzi Agrari dItalia si sta arrivando ad un punto di equilibrio per i prezzi dei prodotti agricoli e la situazione, salvo stravolgimenti imprevedibili causati dal contesto internazionale, non dovrebbe pi registrare forti oscillazioni.Il mercato odierno dimostra, per chi avesse ancora dubbi, sottolinea Consorzi Agrari dItalia, come laumento dei costi dei prodotti finali ai consumatori, quali pane, pasta, farine, biscotti, certamente non dipenda dai prezzi dei prodotti agricoli.