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PASTA, CARO ENERGIA LA CAUSA PRINCIPALE DEI RINCARI DEI PREZZI

Origine e qualit le carte vincenti per gli agricoltori per vincere le sfide del futuroRoma, 16 febbraio 2022 Laumento del prezzo della pasta (+10,8%) dipende principalmente dallimpennata senza precedenti dei costi di energia, trasporti e gasolio. Le carte vincenti a disposizione degli agricoltori italiani per vincere le sfide del futuro sono qualit e origine del prodotto. quanto sostiene CAI Consorzi Agrari dItalia, primo hub della produzione organizzata del Paese, che ha presentato in un webinar i dati sulle campagne di grano, mais e soia appena trascorse e le primissime ipotesi su ci che potrebbe accadere nei prossimi mesi.Per quel che riguarda il grano duro, noto come il mercato italiano sia fortemente influenzato dal Canada (da cui importiamo quasi la met del prodotto) che questanno ha chiuso la sua produzione a 2,7 milioni di tonnellate, segnando un -60% netto. Gli Stati Uniti si attestano a 1 milione di tonnellate di grano duro prodotto, in calo del 52,63%.Il webinar organizzato da Consorzi Agrari dItalia ha tracciato un primo quadro di ci che potrebbe accadere con la campagna 2022/2023.In base alle prime stime del Ministero dellAgricoltura canadese la produzione di grano duro torner quasi sui livelli di due anni fa, attestandosi su 5,5 milioni di tonnellate, salvo condizioni meteo avverse nei prossimi mesi.Tuttavia, i bassi stock di magazzino presenti, uniti alle scarse produzioni dei Paesi del Nordafrica, che spinger gli stessi a importare pi prodotto, terranno ancora per un buon periodo i prezzi del grano duro in linea sui livelli di questanno.Nello scenario globale, un ruolo predominante spetta alla Cina, che ha aumentato le sue importazioni di grano (da 4 a 10 milioni di tonnellate), mais (da 4 a 26 milioni di tonnellate) e soia (da 82 a 100 milioni di tonnellate), contribuendo ad abbassare gli stock presenti e a tenere costanti i prezzi.Secondo le prime proiezioni Cai, gli agricoltori italiani hanno aumentato la superficie coltivata a grano duro, nonostante siano alle prese con gli aumenti dei costi di produzione causati dai rincari energetici.Per il grano tenero i bassi stock nel mondo e la domanda internazionale dovrebbero sostenere le quotazioni sia del vecchio sia del nuovo raccolto, mentre anche i prezzi di mais e soia potrebbero non subire scostamenti importanti.Il messaggio che vogliamo lanciare molto semplice: investire in produzioni di qualit, garantite dallorigine italiana del prodotto, conviene perch i prezzi dovrebbero restare in linea con quelli attuali spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di CAI -. Ci potrebbero essere, di conseguenza, le condizioni per aumentare la portata dei contratti di filiera per consentire di distribuire equamente il valore commerciale lungo tutta la catena, dal produttore allindustria.

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