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SE L’EUROPA È UNITA LE SCORTE DI GRANO E MAIS CI SONO

Il quadro della situazione tracciato da Consorzi Agrari dItalia in base alle proiezioni del Dipartimento per lAgricoltura degli Stati Uniti dAmericaRoma, 8 marzo 2022 – Se lEuropa si dimostrer unita, senza inutili e dannosi slanci protezionistici dei singoli Paesi, gli approvvigionamenti di grano e mais non mancheranno e non ci sar bisogno di alcuna deregulation comunitaria su OGM, limiti dei residui massimi e prodotti fitosanitari vietati gi da qualche anno che penalizzerebbero gli agricoltori italiani e danneggerebbero consumatori italiani ed europei.Lo ribadisce CAI – Consorzi Agrari dItalia, in base alle proiezioni del Dipartimento per lAgricoltura degli Stati Uniti dAmerica.Se Paesi come lUngheria, da cui lItalia importa il 30% di grano tenero e il 32% di mais, confermassero lintenzione di blindare le proprie scorte, in quel momento si aprirebbe un problema serio.Occorre fare una operazione verit e dire che c sufficiente disponibilit di prodotti agricoli sul mercato, chiediamo al Governo di vigilare su atteggiamenti speculativi di chi mira ad affossare le produzioni italiane, e di profondere il massimo impegno per garantire che lEuropa sia davvero unita in questo momento di grande crisi per evitare problemi molto pi grandi a Paesi, come lItalia, che non sono autosufficienti con le proprie produzioni e che purtroppo in passato non hanno investito a sufficienza sui contratti di filiera – spiega Gianluca Lelli, amministratore delegato di Consorzi Agrari dItalia -. Allo stesso tempo chiediamo al Governo di evitare qualsiasi deregulation europea su OGM, limiti dei residui massimi o prodotti fitosanitari vietati gi da qualche anno, per evitare di danneggiare gli agricoltori italiani che da sempre producono bene, nel pieno rispetto delle regole, e di penalizzare i consumatori.In base ai dati dellUSDA, nello specifico, la Cina entro lestate potrebbe possedere il 60% delle scorte mondiali di grano e il 70% di mais, ma le quantit residue per il resto del mondo sarebbero comunque sufficienti per arrivare allinizio del prossimo raccolto in estate.In particolare, la Cina potrebbe avere entro qualche mese 168 milioni di tonnellate di grano e 212 milioni di tonnellate di mais, mentre a disposizione del resto del mondo resterebbero 110 milioni di tonnellate di grano e 90 milioni di tonnellate di mais.Russia e Ucraina con il loro quantitativo stimato (12,6 milioni di tonnellate di grano e 1,85 milioni di tonnellate di mais) rappresentano l11,5% di grano e il 2% di mais a disposizione del resto del mondo.    Gli Stati Uniti potrebbero avere 17,63 milioni di tonnellate di grano (16%) e quasi 40 milioni di tonnellate di mais (43%), mentre le scorte complessive dei Paesi dellUnione Europea per lestate potrebbero ammontare al 9% delle rimanenze sia di grano sia di mais.

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